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Play-off: Il Pisa batte la Triestina a domicilio e conquista la Serie B

Il Pisa batte la Triestina a domicilio per 3 a 1 ed è la quarta squadra promossa in Serie B (la quinta ed ultima si deciderà sabato nel ritorno playoff tra Trapani-Piacenza).
i nerazzurri dopo il pareggio casalingo per 2-2 hanno, dunque, espugnato il Nereo Rocco di Trieste dopo i tempi supplementari conquistando così il salto nella serie cadetta.
Il match si è sbloccato al 28′ quando il Pisa è passato in vantaggio con Masucci bravo a mettere in rete da sottomisura una spizzata di Marconi, 0-1.
Nella ripresa, al 58′, la Triestina pareggia con un rigore trasformato da Granoche.
All’82’ la Triestina rimane in dieci per l’espulsione di Lambrighi.
La gara termina in parita’, 1 a 1. Si va ai tempi supplementari.
Nel primo tempo supplementare il Pisa raddoppia con Marconi, 1-2.
La Triestina prova a controbattere gli affondi dei toscani, ma l’uomo in meno si fa sentire.
Al 115′ il Pisa chiude il match con Gucher che insaccava tutto solo davanti al portiere avversario, sancendo la promozione dei nerazzurri in Serie B.

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Pubblicato da il Giu 9 2019. Inserito nella categoria Le Altre. Puoi seguire le relative risposte tramite RSS 2.0. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

2 Commenti per “Play-off: Il Pisa batte la Triestina a domicilio e conquista la Serie B”

  1. Sentivo poco fa il presidente del Pisa che diceva come la lega Pro vuole che i seggiolini in gradinata ci siano entro il 23 giugno. Se c’è la facciamo ad avere una nuova società e ad iscriverci dovremo davvero fare una parte di campionato in altro stadio ( magari a Pisa!!!! ahahah)A noi non ci vuole il Sindaco ma il Vescovo che interceda molto in alto. Per le cose umane abbiamo già provveduto, oltre ci vuole…..

  2. Nel classico gioco della torre, chi avrei dovuto gettare giù? Pisa o Triestina? Io scelgo la Triestina. Troppo bruciante il ricordo dell’epica sfida di anni fa, quella del palo di Caruezzo, per non avere sul gozzo gli alabardati, in fondo, poi i cugini son sempre mezzi parenti e molti di loro hanno, in questo terribile anno, inviato messaggi di solidarietà. Era già un mese che avevo pronosticato la certezza che il Pisa sarebbe andato in B. Dopo la partita dell’ andata la mia certezza di era un poco incrinata e anche dopo la partita di ieri, sono convinto che la squadra giuliana abbia un gioco migliore, più fluido, superiore ai pisani, dal loro canto i cugini hanno forse più grinta ed individualità di migliore valore tecnico e ben assortite. Alla fine credo pure che i pisani siano stati graziati dall’ arbitro che ai triestini, già in dieci, ha negato un rigore enorme per un tocco a braccia larghe in area da parte dei pisani. Anche il terzo gol non è detto che fosse passato indenne da un controllo VAR, per sospetto fuorigioco . In fondo però il calcio senza VAR è pure questo ( e viste le pause, i rewind delle azioni , le emozioni trattenute che il VAR ha introdotto non è detto che fosse il male peggiore). Adesso i destini del derby del traforo si dividono ancora, speriamo che ognuno si riesca a trovare un certa tranquillità e si possa lavorare per poterlo giocare, magari in categorie di maggiore prestigio. Resta da capire adesso chi fra Piacenza e Trapani, verrà promossa. Dopo la loro vittoria rubata al Porta Elisa, anche gli emiliani non mi stanno simpatici ma se fossero loro a salire in B, avremmo la conferma che il ns girone era il più competitivo e il valore di ciò che i ns ragazzi hanno fatto, ancora più grande.
    Ultima annotazione per i tifosi, con le dovute proporzioni, pisani e lucchesi hanno dato una grande dimostrazione di amore verso le loro squadre. A Pisa pare che certi valori e potenzialità siano capite ad ogni livello, a Lucca da anni si fanno orecchie da ” mercante”. È certo che se ciò che ciò che è stato fatto da coloro che ruotano attorno alla squadra non è riuscito a sfondare il muro di gomma che soffoca l’ imprenditoria Lucchese, la definizione di ” bottegai” per le grandi aziende della piana è perfettamente aderente. Anzi risuonerebbe offensivo per quei bottegai veri che nel loro piccolo hanno avuto un animo da imprenditori illuminati nel sostenere questo miracolo sportivo.

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