Fideiussioni, liberatorie ed impianti non a norma, molte società rischiano l’esclusione dal torneo di Lega Pro

Ieri sono scaduti i termini per presentare la domanda di iscrizione al prossimo torneo di Lega Pro, oggi, dopo le dichiarazioni pessimistiche del presidente della Lega Pro, Mario Macalli, iniziamo a tirare le prime, sommarie, conclusioni riguardo chi parteciperà o meno al prossimo campionato di terza serie.

Sono, infatti, molti i club che si sono iscritti nonostante mancassero tutti i requisiti necessari, vedi fideiussione, liberatorie dei tesserati, impianti a norma.

Per chi non è in regola con la fideiussione o per sanare una documentazione incompleta c’è un supplementare per eventuali recuperi e per sistemare le cose con l’unico inconveniente di dover incassare una penalizzazione certa per violazione dei termini perentori del 30 giugno.

Se le società non in regola riusciranno a regolarizzare tutto entro il 17 Luglio potranno partecipare al campionato, ma subiranno una multa ed un punto di penalizzazione per ogni inadempimento.

Intanto iniziano a circolare le prime indiscrezioni che riguardano le società che non hanno presentato tutta la documentazione.

Mancata o incompleta fideiussione e/o liberatorie: Padova, Reggina, Grosseto, Ischia, Viareggio, Mantova, Pavia, Melfi e Pro Patria.

Impianti non in regola: Casertana, Savoia, Lupa Roma e Melfi.

Come abbiamo scritto in precedenza, tutti questi club avranno tempo per mettersi in regola, ma, comunque vada, subiranno una penalizzazione nel prossimo, eventuale campionato di Lega Pro.

Al momento le situazioni più disperate riguarderebbero la Reggina ed il Padova.

La Reggina potrebbe superare a breve il problema della fidejussione ma mancherebbero anche le liberatorie dei tesserati per il versamento degli emolumenti e delle ritenute previdenziali e fiscali. Nella migliore delle ipotesi la società del presidente Foti andrà incontro ad una forte penalità.

Disperata la situazione del Padova che rischia seriamente di sparire dal calcio professionistico. Troppe le inadempienze riscontrate: fidejussione, parametri, emolumenti e ritenute, una situazione molto difficile da sanare entro i termini. C’è il rischio concreto che la società sia sull’orlo del fallimento.

Per quanto riguarda gli impianti non in regola con le normative di Lega Pro, il Savoia ha chiesto di poter giocare a Pagani, ma manca ancora l’ok della Prefettura. Problemi analoghi per Casertana, Melfi e Lupa Roma che entro l’8 luglio dovranno certificare di aver provveduto all’adeguamento degli impianti dove giocheranno o eventualmente comunicare una struttura alternativa che rispecchi le norme.

Mentre le iscritte corrono per mettersi in regola entro i termini, c’è chi spera di poterle rimpiazzare attraverso i ripescaggi.

Fermo restando che dovrà essere colmato il vuoto lasciato dalla Nocerina, la Lega è stata molto chiara in merito ai ripescaggi, ed anche se si sono sentite tantissime voci in giro, verrà assolutamente rispettato il principio dell’alternanza. Ovvero: prima una retrocessa (Arzanese, Porto Tolle, Torres, Rimini, Sorrento ecc), poi Correggese (vincitrice dei Play Off di Serie D) e Akragas (finalista dei Play Off di Serie D).

Insomma, sarà un Luglio caldo, caldissimo, la crisi economica del paese si sente sempre più anche nel calcio e chi vorrà a fare a meno di chiedere “aiuto” alle grandi, diventando a tutti gli effetti una “succursale” dovrà sudare le così dette “sette camice” per riuscire a stare a galla in questo mare agitatissimo.

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Pubblicato da Fabrizio Barsuglia il Lug 1 2014. Inserito nella categoria Tuttolucchese. Puoi seguire le relative risposte tramite RSS 2.0. Puoi lasciare un commento a questo articolo