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Lega Pro: Grande confusione per la suddivisione dei gironi. Macalli: “Tutto è possibile, stiamo parlando di un campionato nazionale, non regionale!”

Mario Macalli

Mario Macalli

“Non è affatto detto che la suddivisione dei prossimi gironi di Lega Pro sia territoriale” Queste le dichiarazioni di Mario Macalli, presidente di Lega, rilasciate a “La Provincia di Como” quotidiano della città lombarda.
“In Lega stiamo ancora discutendo, ma tutto è possibile – ha proseguito Macalli – chi si lancia in previsioni probabilmente sbaglia.
Stiamo parlando di un campionato nazionale, non regionale”.

Dichiarazioni che a nostro avviso lasciano di stucco, visto che in una recente intervista dello stesso numero uno della Lega Pro si era intuito che la suddivisione dei gironi avrebbe tenuto in considerazione le distanze da coprire dalle partecipanti, oltre alla volontà di far disputare i tanto attesi derby, gare che oltre ad aumentare la spettacolarità del torneo aiutano, attraverso gli incassi, le varie realtà societarie.

Tutto, dunque, è ancora poco chiaro e in attesa di novità sulla composizione dei raggruppamenti, le 60 squadre che parteciperanno al torneo 2014/15 sono tutte concentrate sulla scadenza del 30 giugno, termine entro il quale i club dovranno presentare, in Lega, la domanda di iscrizione accompagnata dalla necessaria fideiussione.

In caso di ritardi o disguidi, la necessaria Licenza Nazionale per l´iscrizione potrà essere concessa solo previo ricorso da presentare direttamente alla Co.Vi.So.C. entro il 15 luglio.

In questo caso la Lucchese ha giocato d’anticipo, visto che tutto l’incartamento relativo alla richiesta d’iscrizione è già stato inviato alla stessa Lega nei giorni scorsi.

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Pubblicato da il Giu 21 2014. Inserito nella categoria Tuttolucchese, Sotto la lente. Puoi seguire le relative risposte tramite RSS 2.0. Puoi lasciare un commento a questo articolo

1 Commento per “Lega Pro: Grande confusione per la suddivisione dei gironi. Macalli: “Tutto è possibile, stiamo parlando di un campionato nazionale, non regionale!””

  1. Davide Zerillo

    Per me questo significa che c’è una grande confusione nelle decisioni che verranno prese; non si può mettere dei costi così alti alle società, e spero che questo venga preso in seria considerazione, perché non è giusto!

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