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Stop ai Campionati dilettantistici: ecco le nove squadre promosse in Serie C


Dopo la sospensione definitiva dei campionati di Serie D decretata oggi dal Consiglio Federale, le prime squadre classificate di ogni girone possono festeggiare la promozione in Serie C, anche se l’ufficialita’ arrivera’ solo Venerdi’ pomeriggio, quando si riunira’ il Consiglio Federale della LND.

Anche la Lucchese, dunque, puo’ festeggiare il ritorno tra i professionisti dopo una stagione che l’ha vista soffrire, rincorrere ed infine superare meritatamente in classifica un Prato che per buona parte della stagione aveva mantenuto il primo posto.

Insieme alla Lucchese, conquistano la promozione Pro Sesto, Campodarsego, Mantova, Grosseto, Matelica, Turris, Bitonto, Palermo.

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Pubblicato da il Mag 20 2020. Inserito nella categoria Tuttolucchese, Sotto la lente. Puoi seguire le relative risposte tramite RSS 2.0. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

4 Commenti per “Stop ai Campionati dilettantistici: ecco le nove squadre promosse in Serie C”

  1. Intanto dovrebbero recuperare le partite non giocate e poi andare in parallelo. O giocano tutte o nessuna.

  2. Basta che non sottraggono tamponi al popolo. Già ce ne sono pochi. Che si organizzino in autonomia.

  3. Macalli: “Far ripartire la Serie C è una follia”
    Mario Macalli, ex presidente della Lega Pro, è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com per parlare delle recenti novità el Consiglio Federale:

    Il Consiglio Federale punterà a fare ripartire anche la Serie C.
    “Non c’è da meravigliarsi. Capisco che riparta la Serie A, perché traina il sistema, produce gli introiti finanziari, ma le altre categorie mi sembra una follia farle ripartire”.

    Ma come farà la terza serie a ricominciare?
    “Ripeto: mi sembra una follia. A meno che non aspettino mesi. Questo è un campionato futuro che andrà programmato. Continuano a parlare ma bisogna riformare tutto. E per riformare bisogna conoscere. Si deve stare attenti a quello che si fa, altrimenti si fa un disastro. Si continua a parlare di numero di squadre, ma quello che ha valenza davvero è la sostenibilità”.

    Tutto ora si deciderà il 28 maggio, se migliorano i dati la Serie C riprenderà.
    “I calciatori lo sanno meglio di me, loro hanno un contratto fino a giugno, non hanno giocato per mesi. Ma voglio vedere come si farà, i trasferimenti, le mascherine. Se si fanno certe cose in Serie A… se lì utilizzano un protocollo non se ne può certo usare un altro, deve essere lo stesso. Se è buono per la A deve essere buono anche per la C”.

    Perché quindi puntare a far ripartire anche la C?
    “Se il Consiglio Federale abbia deciso così, avrà i suoi perché. Ma per me non sta in piedi. Bisogna rendersi conto che ci sono società che fanno estrema fatica. Adesso dovrebbero ricominciare a giocare calciatori che in due mesi non hanno fatto un metro. Voglio vedere come si fa rimetterli in forma quando mentalmente hanno già staccato. Trasferte, pullman, alberghi.

  4. Consiglio Figc: avanti serie A, B e C. Play-off e play-out in caso di nuovo stop

    Tanta voglia di non arrendersi. Il Paese riparte e il calcio non vuole essere da meno. Stop ai campionati di calcio dei Dilettanti, avanti quelli della Leghe di serie A, B e C: è questo quanto emerge dal consiglio federale della Figc, ancora in corso a Roma. Ieri il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, aveva annunciato l’ok definitivo agli allenamenti collettivi, fissando per il 28 maggio un incontro con tutte le componenti del calcio per decidere se e quando far ripartire i campionati. Il consiglio ha anche stabilito una nuova proroga per la stagione 2019/2020: le competizioni potranno andare avanti fino al 31 agosto, i campionati professionistici dovranno concludersi entro il 20 agosto. In caso di “nuova sospensione” per l’emergenza coronavirus il consiglio Figc rimodulerà il format dei campionati con “brevi fasi di play-off e play-out”; se invece ci sarà un’interruzione definitiva, “la classifica sarà definita applicando oggettivi coefficienti correttivi”. In serie A ad esempio non tutte le squadre hanno giocato lo stesso numero di partite, ci sono ancora quattro gare da recuperare.

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