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Poche società in regola per partecipare al prossimo Campionato di Serie C

Il presidente Gravina

Come sara’ la prossima stagione di terza serie? Una domanda alla quale hanno gia’ risposto in molti nelle scorse settimana, giusto al termine delle riunione federale svoltasi nel mese di Maggio presso la sede di Firenze.

Ci saranno criteri rigidi – ha affermato piu’ volte il presidente Gravina – anche se alla fine, diciamo noi, le questioni relative alle iscrizioni hanno sempre tenuto banco fino all’ultimo giorno utile per la presentazione delle credenziali.

Moltissime societa’ faticheranno per far fronte agli impegni e alle scadenze, altre saranno in bilico fino all’ultimo, molte gia’ escluse in partenza. Ci riferiamo ai ripescaggi, questione posta sotto la lente d’ingrandimento da parte delle federazione. Paletti definiti rigidi dal numero uno Gravina, che nelle settimane scorse ha gia’ tolto la licenza al Latina Calcio.

Al momento, visto che si devono ancora disputare le semifinali Play-Off (solo una salira’ in Serie B) e visto il regolamento in merito ai ripescaggi, le squadre che “teoricamente” potrebbero presentarsi ai nastri di partenza del prossimo torneo di Serie C saranno sicuramente meno delle attuali 60.

Oltre al Latina sono gia’ fuori gioco quasi tutte le retrocesse dalla Lega Pro e alcune delle pretendenti nella graduatoria stilata dalla Serie D al termine dei Play-Off. Unica in regola, almeno sembrerebbe, e’ il Lumezzane, societa’ che nei prossimi giorni potra’ presentare domanda di ripescaggio in Lega Pro, allegando due fideiussioni per un totale di 500 mila euro, 300 delle quali per il contributo del ripescaggio.

Vediamo gli altri paletti. Non potranno presentare domanda di ripescaggio le società che ne hanno gia’ usufruito negli ultimi cinque anni e quelle che nel biennio 2015-2017 hanno subito penalizzazioni per illecito sportivo.

Anche i club che hanno subito penalizzazioni per mancati pagamenti nel triennio 2014-2017 saranno escluse, oltre a quelle a cui nello stesso triennio e’ stato attribuito il titolo sportivo ai sensi dell’art.52, comma 3, delle NOIF.

Poi c’e’ la questione legata agli impianti, altra limitazione che tagliera’ fuori diversi club, visto che dalla prossima stagione non ci saranno deroghe per lo Stadio o trasferimenti in altri Comuni.

Il presidente Gravina ha dichiarato che se non si riuscira’ a completare il tabellone a 60 squadre, si procedera’ con i ripescaggi seguendo una graduatoria che alternera’ tra una squadra di Serie D e una retrocessa dalla Lega Pro.

Una graduatoria che pero’ ha gia’ tagliato fuori la maggior parte delle retrocesse.  Forlì, Lupa Roma, Melfi, Racing Roma, Taranto e Vibonese sono retrocesse dopo essere state ripescate la scorsa estate. L’Ancona è stato penalizzato nella passata stagione per il mancato pagamento degli stipendi, mentre il Tuttocuoio non ha lo stadio a norma nel Comune di appartenenza. Anche la Triestina non potra’ presentare domanda di ripescaggio, visto che nell’ultimo triennio e’ stata iscritta in Serie D nonostante il fallimento della vecchia società.

La situazione e’ tutta in evoluzione, ma non crediamo che alla fine verra’ raggiunto il numero di 60 club iscritti, ma che invece si tornera’ al passato anche nei gironi, che molto probabilmente torneranno ad essere due, nord e sud.

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Pubblicato da il Giu 5 2017. Inserito nella categoria Tuttolucchese, L'Angolo del Tez, Sotto la lente. Puoi seguire le relative risposte tramite RSS 2.0. Puoi lasciare un commento a questo articolo

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