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Per la Lucchese le speranze sono finite. Club al capolinea

Il presidente della Lucchese Libertas 1905 Lorenzo Grassini con la moglie Nicoletta Cardin

Il tempo e’ ormai scaduto e la Lucchese non verra’ iscritta al Campionato di Serie C.
E’ solo questione di ore, visto che ormai i controlli effettuati dalla Covisoc e i relativi verdetti per tutte le societa’ che hanno presentato domanda di ammissione in Lega Pro sono gia’ stati comunicati ai club.

La Lucchese, lo ricordiamo, oltre alle vicende legate agli stipendi e contributi non versati, non ha ancora ripianato i debiti e ricostruito il capitale sociale, dunque le speranze sono ormai finite.

Attendiamo notizie ufficiali da parte della stessa societa’, sempre che ci sia ancora un ufficio e un addetto stampa disposto ad informarci tutti.

Se cosi’ non sara’, siamo certi che gia’ domani la lista della squadre escluse in prima istanza sara’ di dominio pubblico, visto che per il campionato cadetto i verdetti sono ormai noti da questo pomeriggio.

Infine, giusto per dovere di cronaca, Nicoletta Cardin, moglie del presidente Lorenzo Grassini, si e’ dimessa dalla carica di assessore al decoro urbano e ambiente del comune di Siena.

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Pubblicato da il Lug 12 2018. Inserito nella categoria Tuttolucchese, Sotto la lente. Puoi seguire le relative risposte tramite RSS 2.0. Puoi lasciare un commento a questo articolo

4 Commenti per “Per la Lucchese le speranze sono finite. Club al capolinea”

  1. Il fatto che la moglie di grassini dal 27 maggio si sia defilata dalla società (e già questo è sospetto che moriconi non abbia avuto sentore di ciò) la dice lunga sul fatto che l’ operazione era stata studiata tavolino sin dall’inizio, io credo dal momento che ci fu il sollevamento popolare contro belardelli alla firma del compromesso di vendita. Moriconi, volpe col pelo lungo , decise di cambiare strategia, blandire i tifosi, trovando un compratore sconosciuto, presentato da un boss del calcio professionistico che con doti di simpatia ed affabulazione parlasse ai tifosi stessi, alle autorità e stampa. La trappola è scattata in due fasi. La prima vendita societaria con passaggio di soldi, poi manfrina sui debiti occulti,tanto da lasciar passare altri giorni ed arrivare con un contratto definitivo che associava a Grassini tutti i debiti della società, attuali e futuri ( facendo gesto di gran signorilità, scriveva la stampa, grassini rinunciò anche ad una fidejussione da parte di moriconi!!!!!!) a ridosso di tutte le scadenze federali, così da, perdendo ulteriori giorni tirando fuori altre scuse idiote (conto dedicato, che io dissi subito, avrebbe dovuto comportare il licenziamento in tronco di lucchesi per incapacità e dolo)rendere impossibili ulteriori manovre di salvataggio della squadra.
    Secondo me non pagherà nessuno che non i tifosi e i creditori, ma , visto il clamore che questa vicenda che definire Disgustosa è poco, non vorrei uscisse qualche magistrato più vispo e dritto di altri che abbia voglia di metterci lo zampino. Fallire è sempre penoso ma farlo architettando finemente la cosa può essere pure penalmente rilevante, per cui, chissà!!!!

  2. come volevasi dimostrare la merda tirata comincia a tornare indietro conveniva sputtanare se stessi e la moglie per quattro denari? Si e’ fatto usare mentre gli altri stanno belli comodi a casa a riscuotere alla faccia sua bravo bischero. Per tutti i soci e socetti aminnistratori ecc o qualche mano oscura nel tempo prestabilito lontano da occhi indiscreti ripiana e si mette a trattare con i creditori o nei prossimi anni avrete grossi guai.quanto a noi siamo amareggiati presto o tardi ci sarà una nuova libertas lucchese tanto la maggior parte di noi e’ malata ci cambierà la categoria ma non ci cambierà la vita le grane saranno tutte per voi Gioite ora fin che potete.

    • L’ho già scritto prima in risposta all’amico Lucca. Sei davvero sicuro che le prebende di lucchesi, menichini e vice,non siano una parte del compenso per fallimento pilotato? Ciò che spetterà loro lo pagherà la mutualità federcalcio e quindi nessuno degli interessati. Moriconi si è sfilato dalle responsabilità e grassini è un signor nessuno, almeno in Italia che dubito possa arrivare a pagare. Cosa ci ha guadagnato, mi sfugge ma forse si sarà accontentato della ricompensa che in genere viene data a quelli come lui e cioè 30 denari. È ovvio che si sarà già reso conto che anche in un mondo senza ideali come il nostro quelli come lui e la sua signora non trovano sponda e sono destinati all’esilio, all’ oblio. Se capisco le motivazioni di un professionista oramai bruciato come lucchesi, mi restano oscure quelle di menichini e collaboratore. Anche loro per pochi denari si giocano la carriera. Oddio di presidenti imbecilli e senza vergogna ce ne sono tanti ma uno che darà loro un contratto ne sarà il campione.

      • lucchesi è poco ma sicuro alla fine il regista dell operazione è stato lui.menichini boh probabile Lui non si è fatto mai sentire tranne le tre parole in conferenza ha avuto sempre un ruolo abbastanza marginale comunque Lucca mi sembrava abbastanza informato anche su loro.

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