Giorgetti e Russo l’amore per la cucina e per il calcio
Alessandra Giorgetti è uno dei punti fermi della Libertas Femminile. Centrocampista pisana classe 1999 frequenta l’Istituto Alberghiero.
Grinta e voglia di far bene dando sempre il massimo sono le sue caratteristiche principali.
“Ho iniziato a giocare – ha commentato Giorgetti – all’età di sette anni con i maschi, poi è arrivata a tredici la chiamata di Elena Bruno che mi ha voluta all’Acf Firenze, dove ho vinto la Coppa Toscana Giovanissime e sono stata convocata per il torneo Under 15.
Successivamente sono arrivata al Lucca 2003 ed infine alla Libertas Femminile, sempre seguendo Elena Bruno che per me è un vero e proprio pilastro”.
Anche lei riesce abbastanza bene a conciliare lo studio con gli allenamenti.
“Diciamo che ci provo visto che frequento l’istituto alberghiero. Fino a qualche tempo fa organizzavo anche delle feste, ma poi ho preferito concentrarmi di più sugli allenamenti e lo studio. Quando capita lavoro a chiamata in qualche ristorante, compatibilmente però con le gare”.
Lei ha deciso di rimanere a Lucca. Come mai?
“Ormai questa è la mia casa e voglio continuare a fare bene con la maglia rossonera. Ho grande stima per Elena Bruno e quando lei mi ha spiegato quali erano le ambizioni non avuto nessun dubbio sul restare”.
Un’altra ragazza si è diplomata all’istituto alberghiero. Stiamo parlando di Perla Russo anche lei del 1999 di Massarosa che ha deciso di continuare la sua avventura nella Città dell’alborato cerchio.
“E’ vero – ha spiegato Russo – dopo aver giocato con i maschi nel Massarosa sono arrivata a Lucca dove ho giocato nel Lucca 2003 e poi nella Libertas Femminile. Come la mia compagna Giorgetti ho deciso di rimanere qui perché credo nel progetto”.
Come le è nata la passione per il calcio?
“A casa mia si respira nell’aria. Mio padre l’ha sempre seguito e continua a seguirlo anche adesso. Da piccola giocavo a pallone con i miei amici. Poi piano piano è cresicuto dentro di me il desiderio di giocare a pallone, così ho incominciato fino ad arrivare ad oggi”.
Per una donna non è facile però trovare gli spazi giusti.
“Purtroppo in Italia il calcio femminile non è considerato come meriterebbe. Tante ragazze sono costrette a rinunciare alla propria passione perché non ci sono le strutture adatte. Per questo motivo ho deciso di rimanere a Lucca perché credo che questa sia una società importante dove si cerca di valorizzare il calcio in rosa”.
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