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Francesco Monaco, il capitano rossonero in assoluto


Erano gli anni d’oro della Pantera, quelli targati Maestrelli, Grassi e Orrico, l’Omone.

Il capitano rossonero, Francesco Monaco da Latiano (BR), era uno degli elementi piu’ importanti dei tempi che furono.

Solo per citare qualche numero, sono 294 le presenze in rossonero dell’attuale tecnico rossonero, e stiamo parlando solo di quando Monaco vestiva la maglia della Lucchese da giocatore.

Poi, dopo varie vicissitudini, Francesco e’ tornato a Lucca, la sua nuova terra, la citta’ in cui ha deciso di far crescere i suoi figli.

PRIMA DEL RITORNO A LUCCA:
Dal 2001 al 2005 Monaco ha allenato le giovanili dell’Ascoli. Nei quattro anni alla guida della Primavera riesce a raggiungere per due stagioni consecutive le fasi finali del campionato Primavera e i quarti al Torneo di Viareggio.

Nella stagione 2005-2006 disputa il suo primo campionato in Serie C1 alla guida del Lanciano riuscendo a raggiungere la salvezza. L’anno successivo viene chiamato dall’Ancona: nel mese di dicembre viene esonerato, tuttavia a marzo viene richiamato alla guida della squadra con la quale vince i play-out evitando così la retrocessione in Serie C2. Rimasto ad Ancona anche per la stagione seguente, Monaco conduce la squadra in Serie B, dopo un campionato sempre ai vertici conclusosi con la vittoria ai Play-Off. L’esordio in serie cadetta avviene nella stagione 2008-2009 sempre alla guida dell’Ancona. Il 3 maggio 2009, a quattro giornate dal termine della stagione, viene esonerato dalla società marchigiana.

Nel settembre del 2009 subentra all’esonerato Ezio Capuano sulla panchina del Potenza, squadra militante nel campionato di Prima Divisione girone B, e dopo 4 partite arriva l’esonero.

Nella stagione 2010-2011 è l’allenatore della Carrarese, squadra toscana militante in Lega Pro Seconda Divisione. Il campionato si conclude al secondo posto in classifica e, tramite la vittoria dei Play-Off, nel giugno 2011 Monaco ottiene la promozione in Lega Pro Prima Divisione.

A partire dal 23 agosto 2011 sostituisce Massimo Cerri, diventando così il nuovo allenatore del Piacenza. La stagione, condizionata da 9 punti di penalità nel corso del campionato, si conclude con la retrocessione ai Play Out della squadra in Lega Pro Seconda Divisione.

Nell’ottobre 2012 assume la guida tecnica del Foligno, in Lega Pro Seconda Divisione, Girone B; esordendo all’ottava giornata. Rimane sulla panchina degli umbri fino al febbraio successivo, quando viene esonerato dopo 17 partite.

Per la stagione 2014-2015 torna ad allenare sulla panchina del Piacenza Calcio 1919, erede della società fallita nel 2012 e militante in Serie D. Viene esonerato il 4 gennaio 2015, mentre la squadra era in quinta posizione.

Il 1º febbraio 2016 sostituisce Oscar Magoni sulla panchina della Pro Sesto, sempre in Serie D, Girone B e totalizza 20 punti in 14 partite, riuscendo a portare la squadra all’undicesimo posto e raggiungendo la salvezza diretta.

L’8 novembre seguente diventa il nuovo tecnico del Prato, in Lega Pro Girone A. Esordisce alla 13ª giornata, con il Prato ultimo in classifica a 5 punti. In 26 partite totalizza 34 punti e il 28 maggio 2017 raggiunge la salvezza ai play-out; ciononostante, non viene riconfermato alla guida dei lanieri.

Nel gennaio 2018 viene chiamato sulla panchina del Fabriano Cerreto, formazione marchigiana partecipante al campionato di Serie D.

La cura Monaco non basta, ed il club termina la stagione con la retrocessione in Eccellenza.

Adesso il ritorno a Lucca, alla Lucchese, come tecnico della prima squadra in Serie D. Un’esperienza che il tecnico pugliese ha definito emozionante, unica:

“Lo vedete tutti – dice Monaco – quando sono in panchine non riesco mai a stare fermo. Mi muovo, urlo, cerco di sostenere i ragazzi come se fossi in campo anch’io. E’ piu’ forte di me. Vivo le partite come se fossi ancora in campo da capitano della mia Lucchese.

Cose desidero? qul’e’ il mio sogno nel cassetto?

“Senza alcun dubbio vi dico che pagherei oro per ripetere quello che ho fatto da giocatore nella Lucchese. Questo e’ quello che vorrei. Mi agito, sono teso, solo ed esclusivamente perche’ amo questa squadra, questa citta’, questa piazza. Spero di poter regalare tante soddisfazioni ai nostri tifosi, ma non dipende solo da me. Mi rivolgo ai tifosi, agli affezionati: continuate a sostenerci ogni domenica, tutti noi, i ragazzi hanno bisogno anche del vostro contributo”.

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Pubblicato da il Ott 29 2019. Inserito nella categoria Tuttolucchese, L'Angolo del Tez. Puoi seguire le relative risposte tramite RSS 2.0. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

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