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Ecco il Progetto Economico Sportivo della Lucchese

PRESENTAZIONE DEL PROGETTO “LUCCHESE”

Premessa
Il contesto socio economico mondiale e in particolare Italiano stanno vivendo un momento di grande
trasformazione nel quale gli equilibri economici e finanziari sono soggetti a cambiamenti veloci e
rapidi. In questo contesto le imprese e in modo particolare le Società sportive, che sono a tutti gli
effetti un’Azienda/impresa, dovranno operare impostando le loro scelte sulle basi di uno sviluppo
sostenibile e duraturo, nonché socialmente responsabile. Tutto ciò implica un ripensamento della
propria politica societaria e del proprio modello economico che deve tenere in considerazione
interessi di diversa natura.
La recente operazione di ricapitalizzazione voluta fortemente da un gruppo di imprenditori e
professionisti espressione della città, impone un rapido percorso che riguardi gli aspetti tecnico
sportivo, comunicativo e di infrastrutture. Tutto ciò dovrà gradualmente portare la società a essere
competitiva in un ambito di auto sostenibilità.

LA LUCCHESE E IL TERRITORIO
La Lucchese, forte di una storia ultra centennale, vanta l’ambizione di essere il punto di riferimento
del movimento calcistico dell’intera provincia con sconfinamenti anche in aree limitrofe come Pescia,
Montecatini e l’Uzzanese. Questo radicamento sul territorio dovrà cimentarsi non solo con le varie
forme di appartenenza del tifo, ma anche attraverso una stretta collaborazione con le varie società
minori e con un sistema comunicativo che intercetti adeguatamente le diverse realtà sociali ed
economiche, non ultime le Istituzioni locali. In effetti le recenti vicende societarie hanno comunque
dato l’opportunità di iniziare un confronto con le Amministrazioni locali della piana lucchese,
confronto che sicuramente potrà concretizzarsi in progetti economici specifici, sinergici al
raggiungimento degli obiettivi societari. In linea con quanto sopra indicato, la Lucchese si pone
l’obiettivo di soddisfare sentimenti di appartenenza attraverso il coinvolgimento diretto di uomini
ed Istituzioni. In effetti crediamo che solo attraverso una forte e allargata appartenenza al territorio
potremo raggiungere gli obiettivi di auto sostenibilità sopra enunciati.

MODELLO ORGANIZZATIVO
I nuovi parametri federali introdotti dalla Lega, che produrranno un rating valutativo per ogni
società, ed i costanti mutamenti socio-economici dell’ambiente nel quale ci muoviamo, ci impongono
un processo di miglioramento dell’attuale organizzatore societaria. La ristrutturazione organizzativa
sarà necessaria per rendere maggiormente efficienti i processi societari già sperimentati e per
individuarne di nuovi, con il dichiarato obiettivo di accrescere tutti i ricavi – di diretta derivazione
calcistica e, soprattutto, extra calcistica; accrescimento dei ricavi che rappresenta la vera sfida della
nostra società e certamente di tutte le altre società di Lega Pro. Questo processo comunque non dovrà
assolutamente eliminare l’anima di attaccamento e di appartenenza ai colori rossoneri, aspetto che
ha rappresentato il vero valore aggiunto della rinascita Lucchese calcio, ma anzi, coltivarlo e
consolidarlo. Risulta peraltro indubbio che la funzione amministrativa-finanziaria e di controllo è
esercitata da un team di persone qualificate che si pongano come garanti nei confronti dei ns.
stakeholder bancari e finanziari. Inoltre sono previsti investimenti per quanto concerne la struttura
commerciale e di marketing societaria, sia per quanto riguarda quella interna che esterna. Tutto ciò
nell’intento di consolidare ed accrescere il rapporto con aziende ed enti economici già legati e non
alla Lucchese, impostando un nuovo tipo di rapporto in grado di coinvolgerli maggiormente e
superare vecchi schemi, ormai logori, di comunicazione.

IL MODELLO DI BUSINESS : STEP BY STEP VERSO L’AUTOFINANZIAMENTO
Alla luce delle esperienze vissute dalla Lucchese negli ultimi 10 anni e da cosa è successo e sta
succedendo in Lega Pro a molte altre società, è auspicabile che una società di calcio debba con
gradualità crescente tendere all’autosufficienza economica. Questa dovrà basarsi sulla capacità di far
crescere i ricavi facendo leva anche e soprattutto su un ciclo sportivo coerente con i principi ispiratori
del progetto. Il modello di sviluppo adottato dalla ns. società per le prossime stagioni, che i numeri
del previsionale attesteranno, si propone di mantenere un equilibrio gestionale e di bilancio che
permetta il mantenimento della categoria e di accedere alla fase dei play off. Ciò in attesa di
sviluppare più strutturate partnership commerciali e nuove forme di business che ci permettano di
far crescere, di pari passo, le ambizioni calcistiche, le quali, a loro volta, dovranno far crescere i ricavi
calcistici puntando ad un ciclo positivo.
Sintetizzando si espongono le leve per mirare a ottenere bilanci sempre più virtuosi:
– Investimento sulle risorse da destinare allo “scouting” ed agli impianti, che porti
gradualmente alla crescita “in casa” di giovani talenti.
Senza andare a citare continuamente il modello Empoli – esempio molto vicino, anche
geograficamente a noi – vorremmo fare riferimento ad altri esempi, abbastanza diversi da noi,
ovvero al calcio tedesco ed in modo particolare ad una società come il Borussia Dortumund.
Società vicinissima al fallimento, ha investito, alcuni anni fà, in qualificati operatori ed in
adeguate strutture per il settore giovanile – BBV Academy con relativo centro sportivo. Ciò
ha portato la società a far crescere in casa talenti come Mario Götze, Marcel Schmelzer, Kevin
Grosskreutz, Mats Hummels e Sven Bender, i quali hanno permesso alla società di
patrimonializzare ingenti importi.
– Utilizzo della leva del trading players, che come abbiamo finalmente potuto sperimentare nei
casi di Forte e Terrani che contribuirono a rendere meno pesante il disavanzo della passata
stagione sportiva.
– Investimento in marketing e comunicazione con la scelta di internazionalizzazione del
servizio di marketing senza escludere collaborazioni esterne ma sempre gestite e
supervisionate dalla società, con particolare vocazione a nuove forme di reperimento di
risorse come il crawdfunding, già utilizzato da alcune società sportive con successo. (metodo
utilizzato anche dalla società Parma Calcio).
– Utilizzo dell’intera struttura dello stadio Porta Elisa come area attrezzata in grado di favorire
un ciclo costante di entrate durante l’intero anno e non solo nelle occasioni di gare interne.
RISTRUTTURAZIONE DELLO STADIO PORTA ELISA – ACQUISIZIONE DELL’INTERA
AREA DEL “PORTA ELISA”
Grande opportunità per implementare ricavi di derivazione non puramente calcistica riveste la
possibilità della ristrutturazione e riqualificazione dello stadio Porta Elisa, sia per quanto riguarda le
aree interne dello stesso che del complesso in generale. Sono stati attivati da parecchi mesi una serie
di incontri con l’Amministrazione comunale atti a comprendere la fattibilità concreta della suddetta
idea. Più volte sollecitati in tal senso, l’attuale Amministrazione si è resa disponibile a valutare
concretamente un progetto che possa avere come obiettivo un utilizzo anche di carattere commerciale
delle aree sopraindicate. Diverse possono essere le opzioni da utilizzare da parte della Lucchese,
concessionaria dell’impianto “Stadio Porta Elisa” e “Acquedotto”, per mettere a reddito le “aree
prodotto finito” del progetto di ristrutturazione e qualificazione degli impianti e sue pertinenze;
dalla riscossione di royalties per l’utilizzo delle superfici destinate alle pubblicità, dei canoni di
locazione relativi alle attività sulle aree scoperte pertinenziali in disponibilità diretta, ecc..
Quanto sopra rappresenta un’importante opportunità da concretizzare possibilmente prima
possibile. Collegato a quanto sopra, altrettanto importante in quanto a potenziale capacità di reddito,
risulta essere l’acquisizione dello spazio posto ad est della curva ospiti. Attualmente in concessione
ad altro società, l’Amministrazione comunale, a più riprese, ci ha confermato la disponibilità ad
inserirlo nella concessione di nostra competenza del complesso del Porta Elisa non appena scaduta
l’attuale concessione.

SETTORE GIOVANILE VERO CORE BUSINESS DELLA SOCIETA’
Nessun progetto di auto sostenibilità ed equilibrio economico finanziario e nessun progetto di ricerca
di nuovi ricavi può fare a meno di un progetto sui giovani che gradualmente punti ad un processo
di innalzamento qualitativo della struttura nella sua completezza.
Il progetto giovani nasce da una crescente attenzione ai bambini che si avvicinano al mondo del calcio
da una parte attraverso le leve più piccole ai ragazzi che già lo praticano e sui quali è opportuno
iniziare un percorso di accrescimento qualitativo mediante strutture e tecnici adeguati.
il progetto giovani si fonda sui seguenti pilastri:
a) Ristrutturazione strutture esistenti
b) Nuovi impianti
c) Ampliamento flotta mezzi
d) progetto affiliazioni
Siamo in fase di realizzazione di uno studio particolareggiato riguardo al settore giovanile, che sarà
presto disponibile alla lettura.
a) Ristrutturazione strutture esistenti.
Il vetusto ed economicamente poco redditizio impianto cosiddetto “dell’acquedotto” risulta,
nonostante tutto, un pezzo di storia rossonera. Offre inoltre una superficie significativa in un area
verde alle porte della città. Una ristrutturazione delle strutture interne ed esterne nonché un
rifacimento dei due terreni di gioco in concessione, consentirebbe di avere un impianto ancora
efficiente e funzionale. La ristrutturazione dell’impianto principale deve essere progressivamente
resa possibile in accordo con le autorità di vigilanza individuando di concerto con la proprietà anche
strumenti di incentivi fiscali ed incentivi fiscali tesi ad attrarre risorse private in considerazione delle
caratteristiche storiche ed ambientali dell’immobile, valutando anche le oppotunità che può dare l’art
bonus.
b) Nuovi impianti.
Il progetto giovani però non può prescindere dall’iniziare a progettare un nucleo dal quale,
gradualmente, far nascere finalmente un centro sportivo, con strutture adeguate, in grado di
concentrare in un unico impianto il grosso delle ns attività . La condivisione dei progetti tecnici
rappresentano di per sè un ingrediente fondamentale per la crescita qualitativa dei ragazzi. Da un
punto di vista puramente economico la concentrazione su un’unica area comporterà sinergie ed
economicità che oggi purtroppo perdiamo. Il nuovo complesso dovrà rappresentare un’ opportunità
per sviluppare tutta una serie di servizi, dalla foresteria al lucchese point, ad un punto ristoro aperto
anche all’esterno; attività che contribuiranno all’auto finanziabilità del progetto giovani.
Oggi non è pensabile proporre settore giovanile qualificato e qualificante senza strutture adeguate.
Realizzare questo progetto significherebbe gettare le basi di una società solida e stabile. Ovviamente
la progettazione dell’impianto prevede aree ad utilizzo anche commerciale. Ciò, come del resto anche per gli spazi del Porta Elisa, incrementerebbe l’altra tipologia dei ricavi – non calcistici – necessari
per una gestione economica virtuosa della società.
c) Ampliamento flotta mezzi.
La Lucchese oggi detiene alcuni mezzi di trasporto. La necessaria crescita quantitativa e qualitativa
impone un aumento dei mezzi a disposizione che consentano il raggiungimento di un raggio
geografico adeguato al ns progetto.
d) Progetto Affiliazioni
Attraverso le società affiliate, la Lucchese offrirebbe l’opportunità alle società sportive di condividere
un Know-how formativo nel rispetto della sua filosofia che consentirebbe di raggiungere obiettivi di
radicamento sul territorio con sviluppo del senso di appartenenza e della forza del brand Lucchese
nonché di avvalersi di un numero di potenziali giocatori numericamente significativo.
Progetto giovani significa anche un percorso educativo e non solo sportivo dove il rispetto e la
disciplina diventano valori fondamentali, dove l’educazione al rispetto delle differenze diventa un
valore aggiunto, dove si insegnano corrette abitudini alimentari e comportamentali.

LA SOCIETÀ SPORTIVA DOVRÀ AVERE:
STADIO IN CONCESSIONE lunga durata, PER CREARE BUSINESS, AUMENTARE I RICAVI e
SUSCITARE MAGGIOR SENSO DI APPARTENENZA.
Lo Stadio in concessione a lungo periodo costituisce una considerevole garanzia per un progetto
solido e di spessore a medio-lungo termine. Coinvolge maggiormente la tifoseria e la città creando o
aumentando il senso di appartenenza. Ciò comporta una maggiore attrattiva degli sponsor locali e
non. Gli stadi attrezzati per “dare una resa economica” con al proprio interno ristoranti, negozi,
cinema, bar, musei ecc.. , favoriscono un continuo ciclo di entrate. Non bisogna sottovalutare i costi
di gestione di tali strutture, in quanto essi sono tanto importanti da poterne determinare il successo
economico e gestionale o il fallimento.
Nel corso degli ultimi 15 anni l’orientamento è stato quello di trasformare lo stadio da centro di
aggregazione di tifosi a prodotto da vendere a dei tifosi-consumatori.
Occorre richiamare l’attenzione sull’importanza del LEGAME che si crea TRA la SOCIETÀ
SPORTIVA e la SUA CITTÀ.
I dirigenti oltre a possedere delle considerevoli capacità manageriali, di stile e di leadership,
dovranno curare lʹapproccio verso la città e i tifosi rossoneri.
Un forte spirito di appartenenza rappresenta un valore aggiunto molto importante, indispensabile
per la sopravvivenza e il raggiungimento degli obiettivi della società sportiva. «Lo spirito di
appartenenza nello sport serve perché il manager di un club è atipico. Subisce forti pressioni
dallʹesterno e non può prescindere dal rapporto con la tifoseria e con i giocatori e dallʹopinione
pubblica. In queste circostanze avere un forte spirito di appartenenza è fondamentale per
sopravvivere»

A conclusione della presentazione sopra descritta ci pare doveroso mettere a conoscenza gli eventuali
sponsor e/o soci dei documenti amministrativi relativi alle ultime stagioni sportive per comprendere
l’impegno economico profuso dall’attuale compagine societarie.
(Allegato A – bilancio al 30/06/2016-17) con nota integrativa
(Allegato B – situazione patrimoniale dal 01/07/2017 al 30/09/2017) con nota integrativa
(Allegato C – previsionale stagione 2017-18)

CONCLUSIONI
Nella certezza dell’ingresso nella Lucchese di un congruo numero di sponsor e/o soci, si richiede
all’Amministrazione Comunale di impegnarsi a far si che le richieste sotto elencate si concretizzino:
a) Concessione possibilmente gratuita dell’Impianto Sportivo “Stadio Porta Elisa” con le
relative pertinenze interne ed esterne dello stesso, per almeno di 20 anni;
b) Struttura dello Stadio porta Elisa adeguata alle norme infrastrutturali Figc in vigore,
necessarie per l’ammissione e la partecipazione della Società ai Campionati di categoria
attuale (Serie C) e per il nostro obbiettivo di promozione in Serie B;
c) La Libertas Femminile A.S.D., unica realtà di calcio femminile che sviluppa al suo interno
settore giovanile composta da n. 4 squadre, parteciperà ai prossimi bandi per l’assegnazione
di un impianto sportivo;
d) Congruo contributo, come avviene per le altre società professionistiche nelle altre Regioni e
Province; (es. Pontedera e Arzachena)
e) Sollecitare le società pubblico/private affinché effettuino congrue sponsorizzazioni.
L’attuale compagine societaria, insieme ai nuovi ingressi, sarà sempre disponibile a valutare progetti
di qualsiasi natura utili a migliorare il sostentamento della Lucchese.

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Pubblicato da il Feb 10 2018. Inserito nella categoria Sotto la lente. Puoi seguire le relative risposte tramite RSS 2.0. Puoi lasciare un commento a questo articolo

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