Crisi Arezzo: trasferta in auto per i giocatori amaranto
Nonostante le vicende societarie che hanno portato il presidente Matteoni a non pagare gli stipendi, i giocatori amaranto raggiungeranno la vicina Pontedera in auto per disputare la gara in programma al Mannucci domani.
Un gesto di solidarierà e destinato al risparmio di denari, “perchè se soldi ci sono devono andare a pagare chi lavora per la società”.
Nel frattempo la Lega Pro sarebbe decisa ad utilizzare la fideiussione di 350 mila euro che era stata sottoscritta dall’ex presidente Ferretti al momento dell’iscrizione al torneo, per liquidare gli stipendi dei calciatori amaranto.
Una situazione che potrebbe costringere l’ex presidente Ferretti, assieme a Matteoni, a immettere in societa’ altri denari, unica soluzione per cercare di evitare il fallimento e l’uscita di scena dal campionato come capitato a Modena.
Le prospettive per il dopo-Pontedera, comunque, restano cupe. I giocatori potrebbero decidere la messa in mora della società e qualunque creditore (qui sembrano l’unico materiale che abbonda) può a questo punto presentare un’istanza di fallimento per insolvenza. La stessa società, che di fatto non esiste più se non sulla carta, può decidere autonomamente di presentare i libri in tribunale: anche in questo caso la dichiarazione di fallimento sarebbe pressochè inevitabile.
Teoricamente il giudice delegato ai fallimenti potrebbe concedere l’esercizio provvisorio, come è già successo al Vicenza, ma bisognerebbe che la società mostrasse un minimo di prospettive di andare avanti. Per ora il buco nei conti amaranto è drammatico: nella migliore delle ipotesi più di un milione di euro, una cifra capace di far scappare a gambe levate qualsiasi possibile acquirente.
Intanto pare che il sindaco di Arezzo sia intenzionato a portare i vertici societari in tribunale per il danno di immagine, reputazione ecc, procurato alla citta’ dagli stessi e dai loro dirigenti.
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