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Carruezzo:”Attendiamo fiduciosi gli sviluppi post emergenza sanitaria”

Epremio Carruezzo (foto Alcide Lucca)

In questo triste periodo che tutti noi stiamo attraversando, vogliamo tornare a parlare di calcio e quant’altro con una delle figure piu’ emblematiche della Lucchese degli ultimi 10-15 anni, Eupremio Carruezzo, ex bomber rossonero e attuale vice tecnico della Pantera. Epremio Carruezzo, ormai da anni cittadino lucchese d’adozione, ci ha concesso gentilmente questa breve intervista telefonica.

Ciao Tony, grazie per aver risposto cordialmente alla nostra chiamata. Come stai trascorrendo questa “reclusione” forzata a causa del Coronavirus?

“Grazie a voi di avermi contattato, e’ sempre un piacere parlare con chi ama lo sport e la Lucchese. Come tutti voi sono chiuso in casa con la mia famiglia, cercando in tutti i modi di rispettare le regole che ci sono state imposte dal governo. Certo – ha proseguito Carruezzo – non stiamo attraversando un periodo facile.
Nonostante la situazione generale, mi ritengo una persona fortunata perche’, a differenza di molti altri, ho un piccolo spazio verde, un giardino, dove io e la mia famiglia possiamo trascorrere qualche ora in relax, in tranquillita’. Possedere un giardino di questi tempi la ritengo una gran fortuna, un privilegio.
Immaginate chi vive in una metropoli in 40-50 metri quadrati e magari non ha nemmeno un terrazzo per stare all’aria aperta. Lo sapete, io sono abituato a mettermi nei panni degli altri, ed e’ proprio per questo che mi sento vicino a chi, in questo particolare momento di restrizioni, si sente come un recluso a tutto tondo”.

Quanto ti manca il campo, il tuo gruppo di giocatori?

“Molto, ma prima di tutto viene la salute. La societa’ ha gia’ espresso chiaramente il proprio pensiero ed io la penso alla stessa maniera. Non possiamo rischiare, sottovalutare certe questioni. I giocatori, gli addetti ai lavori, i dipendenti, i giornalisti e soprattutto i tifosi dovranno tornare a seguire la squadra quando tutto tornera’ alla normalita’. Non ho la sfera di cristallo – ha proseguito Tony – ma sono una persona che pensa sempre in positivo. Attendo fiducioso”.

Cosa ci dici dei giocatori, come stanno trascorrendo questa “galera forzata”?

“Tutti i ragazzi hanno un programma da rispettare. Si stanno allenando, nel limite del possibile, presso la propria residenza abituale.
Inutile negare che una preparazione, un allenameto giornaliero svolto autonomamente non sara’ mai paragonabile a quello che normalmente svolgevamo in gruppo, ma questo e’ quanto.
I ragazzi sono, a prescinde da come finira’ questa stagione agonistica, motivati.
Si allenano nei limiti consentiti dalle restrizioni di legge e sono sempre in contatto con il tecnico, con me, con il dott. Tambellini e il massaggiatore Vannucchi”.

Dunque la stagione e’ terminata?

“Personalmente credo di si. Non vedo come si possa tornare a giocare a calcio in questa situazione di giuste restrizioni preventive”.

Cosa succedera’ alla Lucchese prima in classifica?

“Credo che la Lucchese abbia tutte le carte in regola per essere promossa. Non lo dico pensando solamente alla posizione di classifica dopo lo stop forzato. Dico che il lavoro svolto da questa societa’, dai giocatori sul campo e il blasone, la storia di questo club e dei suoi tifosi merita certamente altri palcoscenici”

Se non ci fosse stata questa maledetta epidemia il campionato sarebbe quasi al termine. Cosa vi aspettate voi addetti ai lavori, cosa accadra’ nelle prossime settimane?

“Francamente non lo so. Siamo in attesa di comunicazioni da parte della Lega Nazionale Dilettanti. Noi, a differenza delle squadre professionistiche, non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione riguardo eventuali protocolli da rispettare per la ripresa degli allenamenti. Ho letto che a breve il presidente Sibilia dovrebbe comunicarci le decisioni del ministro dello Sport. Attendiamo notizie”.

Cosa ci puoi dire del progetto di rinascita della Pantera? Il Covid 19 ha cambiato le carte in tavola?

“Assolutamente no. So per certo che tutti i programmi posti in essere nei mesi scorsi rimangono invariati. L’impegno della societa’ e’ massimo. Certo, ci potranno essere delle piccole disfunzioni riconducibili all’attuale situazione che stiamo attraversando, ma vi posso garantire che il progetto Lucchese proseguira’ come prestabilito”.

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Pubblicato da il Apr 23 2020. Inserito nella categoria Tuttolucchese, Focus Rossonero. Puoi seguire le relative risposte tramite RSS 2.0. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

5 Commenti per “Carruezzo:”Attendiamo fiduciosi gli sviluppi post emergenza sanitaria””

  1. Franco: bellissimo articolo sulla storia della nostra amata Pantera! Forza Lucchese

  2. Io invece credo che la Lucchese sarà insieme a poche altre società di C (perché questo sarà il nostro campionato il prossimo anno ) una realtà con un futuro roseo e che darà le soddisfazioni che la tifoseria , la città e questa dirigenza meriitano. Forse sono un inguaribile ottimista ma questo è il mio pensiero .. Sempre forza Lucchese !

    • Franco, non che io non melo auguri, ma ciò che ha sconvolto il mondo non si supera così facilmente. L’ epidemia necessiterà mesi e mesi ( se non un anno) per essere superata e l’ economia !!!!!! non oso immaginare come potrà ritrovare un minimo di positività. In tutto questo il calcio, specie delle serie inferiori, come potrà vivere? Se poi mi sbaglio sarò il primo ad essere felice.

  3. Scrivo queste riflessioni dopo giorni e giorni di silenzio, nei quali il calcio e lo sport sono diventati lontani, lontani.
    La mia impressione è che questa vicenda abbia lasciato nudo il calcio professionistico, super pompato dai soldi. L’ epidemia ne ha mostrato chiaramente la posizione di retrovia che occupa, di fatto, nella società. I tanti soldi, l’ ossessione, l’ onnipresenza sono evaporati nel giro di un mattino.
    Se l’ arroganza del calcio vorace crolla, non è che il calcio minore goda. Il calcio ma lo sport dilettantistico tutto, io credo che siano ” morti”. Non vedo un futuro in un tempo di un paio di anni a venire. Il vuoto di un paio di anni porterà alla scomparsa di tantissime realtà che già adesso sopravvivevano a prezzo di enormi sacrifici. L’ amata Pantera, credo sarà una delle società più duramente colpite. Il lento programma di rinascita, basato su un pool di sponsor impegnati al definitivo salto di qualità, attraverso la ristrutturazione del porta Elisa , sarà affossato dalla crisi economica che spazzerà via velleità sportive ad aziende impegnate ad assicurare la propria sopravvivenza e il pane ai dipendenti. Credo che per tutti noi tifosi sia iniziata una “quaresima” lunghissima. Un saluto ed un augurio a tutti VOI, nella speranza di giorni migliori e di massima serenità personale e familiare.

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