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Alessandria, i tifosi decisi a disertare lo stadio: E’ una questione di coerenza”

Il presidente Luca Di Masi

Dopo il sorpasso in classifica da parte della Cremonese e l’esonero di mister Braglia, al suo posto e’ arrivato Pillon, i tifosi della “Gradinata Nord” cuore pulsante dei supporters piemontesi, ha risposto alle dichiarazioni del presidente Luca Di Masi attraverso un comunicato diramato nel giorno di Pasqua.

Di Masi ha dichiarato che vuole assolutamente la B e i tifosi replicano cosi’: “Non dipende piu’ da noi, ma dalla Cremonese….”

“Non è questione di attaccamento alla maglia, argomento che certamente non è in discussione, ma di coerenza – si legge nel comunicato – Ancora prima che il campo sancisca ogni verdetto e dopo un partecipato confronto tra i gruppi che animano la gradinata, abbiamo deciso di emanare questo comunicato che spiega le ragioni per le quali è stata presa la sofferta decisione di non assecondare le comprensibili richieste del nuovo tecnico Pillon e dunque staremo fuori dallo stadio durante l’importantissima gara di sabato prossimo contro il Renate.
Siamo veramente stufi di dover commentare ancora una volta un fallimento sportivo annunciato – prosegue il comunicato – cui abbiamo assistito impotenti dall’inizio dell’anno, certificato oggi dal cambio della guida tecnica da parte della società.
Le sprezzanti dichiarazioni del nostro presidente Luca Di Masi, rese in fotocopia trasferta dopo trasferta, si sono tramutate in un patetico scaricabarile, che toglie la squadra al principale indiziato, il quale soltanto qualche giorno prima aveva fatto altrettanto col portiere titolare, in un teatrino tutto italiano cui siamo purtroppo avvezzi, anche per cose di gran lunga più importanti.
Il tutto nel silenzio più totale del Direttore Sportivo, che le cronache danno per triste e amareggiato,  in un momento in cui l’entusiasmo di qualche settimana fa per un risultato comunque alla portata (visti i continui passi falsi delle avversarie dirette) si è oramai trasformato in rabbia, quella vera, quella che ti travolge quando per l’ennesima volta ti senti parte di una farsa, in cui l’unico vero però sei tu, spettatore pagante di portafoglio e soprattutto di sentimenti.
Soltanto degli sprovveduti potevano pensare che le sistematiche sconfitte rimediate a Livorno, Arezzo, Como, Cremona, Siena non fossero avvisaglie di qualcosa che non esisteva più o respirava faticosamente, ma il successo finale è stato incredibilmente affidato alla certezza che nessuna delle inseguitrici avesse la forza per recuperare uno svantaggio che di domenica in domenica si andava assottigliando.
Per il terzo anno consecutivo si crolla da metà stagione in poi, per il terzo anno consecutivo si compra al mercato di gennaio più sull’onda emotiva che sulle reali richieste degli allenatori in carica, per il terzo anno consecutivo giocatori prima inarrestabili e invincibili si trasformano in ectoplasmi incapaci di chiudere partite contro squadre di bassa classifica, per il terzo anno consecutivo si scaricano frustrazioni e mancanze proprie contro una tifoseria fantastica, che alcune piazze di serie A possono solo sognare.
Tutto questo nel solito teatrino di ovatta, fatto di inaugurazioni e appuntamenti che il tifoso vero e sanguigno non può digerire, specialmente quando si rende conto da mesi che il Titanic sta affondando e l’orchestrina continua a suonare per distrarre i più stupidi.
Giocatori che a marzo parlano coi tifosi di “paura di vincere”, un allenatore che prima li bacchetta, poi li difende, poi li bacchetta ancora…. atleti pagati tantissimo coccolati e mai strigliati a dovere.
Ora non dipende più da noi Luca, ma dalla Cremonese, società che ha una storia recente molto più gloriosa della nostra e che difficilmente si farà sorpassare, dopo avere inseguito tutto l’anno…. il tuo “Voglio la serie B subito!” suona alquanto patetico.
Contro il Renate noi non ci saremo, resteremo fuori dallo stadio lasciando la parte centrale della Nord vuota e senza striscioni, gli spazi saranno delimitati da un nastro colorato.
Chiediamo a tutti i tifosi della gradinata di dimostrare veramente il loro disappunto partecipando a questa iniziativa, senza comprare il biglietto della partita.
Saremo all’ingresso della Nord e proveremo a convincere chi la pensa diversamente, forse stare fuori può servire a scuotere chi sta per l’ennesima volta trasformando un sogno in un incubo così brutto che se per caso la Cremonese, per qualche motivo, si suicidasse, anche l’eventuale raggiungimento della serie B sarebbe un traguardo ottenuto più per demeriti altrui che per meriti propri.
Questa settimana decine di multe da 166 euro cadauna sono arrivate a casa di ragazzi della gradinata, per un totale di quasi 3000 euro, colpevoli di essersi seduti sulla rete metallica dietro la porta.
La tempistica è perlomeno strana, in un’ annata in cui gli stewards hanno cominciato ad avere comportamenti provocatori, anche perché punisce un gesto inoffensivo che viene ripetuto da sempre allo stadio senza nessun problema.
Dopo averci tolto tutti gli strumenti del tifo, dopo diffide spesso distribuite con grande leggerezza, provvedimenti assurdi, striscioni ignifughi, orari e divieti pazzeschi, adesso ci tocca pagare di tasca nostra solo e unicamente per essere tifosi appassionati.
Il lento processo per avere uno stadio pieno di manichini coi pop corn in mano e le divise ufficiali continua, ma non ci vedrà partecipi di questo scempio.
Non ci avrete mai come volete voi.
Gradinata Nord”.

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Pubblicato da il Apr 17 2017. Inserito nella categoria Le Altre. Puoi seguire le relative risposte tramite RSS 2.0. Puoi lasciare un commento a questo articolo

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